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La grotta del SS. Crocefisso

Il Crocefisso

Il SS. Crocefisso

Contesa, per così dire, tra i territori comunali di Casarano e Ruffano, sorge, sull'omonima collina, in Contrada Manfio la Cripta Basiliana del SS. Crocefisso o di S. Costantina.

Il luogo è, senza ombra di dubbio, uno dei più belli della provincia: situato in cima ad una collina, con i suoi 155 metri di altezza domina la piana antistante ed offre, al visitatore, un vista incantevole sul Salento.

Vi regna una pace che lascia immaginare i sentimenti che gli antichi monaci, abitanti di questi luoghi, dovevano provare.

La Cripta

Il SS. Crocefisso

La Cripta, contrariamente alle altre del Salento, è ricavata in una caverna naturale che, a pochi passi dall'ingresso si biforca in due parti: la parte a destra, la più larga e corta è stata adibita sin dalle origini, a piccola Cappella con, in fondo, l'altare; la parte a sinistra, invece, stretta ed angusta, procede, mediante uno stretto corridoio, verso l'interno, scendendo ulteriormente per qualche metro.

A metà del percorso, l'antro di sinistra si allarga in una vasta cavità usata, a mo' di cimitero dagli antichi monaci; il percorso procede, poi, per qualche altro metro, ridiventando stretto sino a diventare cieco.

La Grotta

Il SS. CrocefissoSulla grotta sorge quel che rimane delle celle dell'antico convento: è ancora visibile l'antico focolare e la cucina, ancora integra e l'ambiente che serviva da oratorio, con un abbozzo di colonna in muratura, terminata da uno strano capitello, raffigurante dei brutti volti, che fa da sostegno per ciò che resta di arco, che doveva reggere, in passato, il tetto ormai crollato; le pareti portano frammenti di quello che doveva essere un ampio affresco.

I tetti, contrariamente alle costruzioni di questo tipo che si trovano nel Salento, era in muratura, voltato a botte: questo lascia supporre la costruzione (o, per lo meno, il rimaneggiamento) piuttosto recente della costruzione.

É molto difficile, tra l'altro, datare con precisione, il complesso: con molta probabilità, l'origine della Cripta risale al IX-X secolo, alla stessa stregua delle altre Cripte salentine, anche se è stata aggiustata nei secoli successivi. Abbandonata, successivamente, a se stessa, si trova, oggi, in degrado.

Mani anonime, negli ultimi tempi stanno apportando modifiche e sistemazioni al complesso ed ai suoi dintorni, purtroppo senza alcun criterio. E' bene che un tale complesso sia recuperato, ma questo dovrebbe farsi secondo regole ben precise, in modo da evitare il crearsi di un vero e proprio guazzabuglio storico; le stesse mani anonime, infatti, hanno imbiancato parte degli affreschi, in stile bizantino, che abbellivano la grotta principale.

Planimetria della grotta

La Cripta del Crocefisso di Casarano ha una caratteristica particolare che la differenzia dalle altre del Salento: è una grotta di origine naturale che si biforca in due antri, una abbastanza ampio da ospitare una minuscola chiesetta e l'altro stretto e tortuoso che, a circa metà percorso, si allarga in un sorta di sala, usata come cimitero dagli antichi monaci bizantini.

Gli affreschi

Le pareti della Cappella, ben levigate, si prestavano bene ad essere ricoperte da affreschi: è ancora possibile vedere parte di ciò che un'ignota mano a potuto fare per ingentilire le scarne pareti rocciose. Purtroppo, parte di questi affreschi, sicuramente antecedenti al XIII secolo, sono stati imbiancati.

I restauri

Il SS. Crocefisso

Modifiche e rimaneggiamenti sono stati apportati alla grotta ed all'edificio che la sovrasta, oggi ridotto ad un rudere: molto probabilmente, in origine, la grotta non era accessibile dall'esterno, ma solo dall'interno dell'edificio, mediante delle piccole scalette, oggi non più utilizzabili. Parimenti, l'edificio, è stato rimaneggiato nel corso dei secoli e alcune porte ormai cieche, aperte in ciò che resta dei muri perimetrali, fanno pensare alla presenza di un numero di stanze superiore all'attuale ed all'esistenza di un portico verso levante.

Il posto isolato

Il luogo, ameno ed isolato, era quanto di meglio un eremita poteva desiderare: immerso in una fitta macchia mediterranea (della quale rimane, oggi, ben poco...), situato in cima ad una collina e lontano alcuni chilometri dal centro abitato più vicino era un invito alla meditazione ed alla vicinanza con Dio.

I festeggiamenti

Ogni anno, la seconda domenica del mese di ottobre, è grande festa in onore del SS. Crocefisso: la festa, in centro, a Casarano, è una grande fiera di paese ma, su questa collinetta, assume le forme di una grande festa religiosa.

Articolo e foto concessi gentilmente da Japigia.com

Ultimo aggiornamento: 11/05/2004 (14:20)

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