La recente scoperta di una tomba, nel centro storico, indica la presenza umana sul sito qualche migliaio di anni prima di Cristo. I quattro menhir (solo due ancora esistenti) segnano la frequentazione umana del luogo attraverso i secoli.
Carpignano sorge sull'antico asse viario della Traiana-Costantiniana. Apparteneva al thema di Longobardia e doveva essere già abbastanza sviluppato come centro, se nel sec. X esisteva già la cripta di Santa Cristina, con i suoi affreschi firmati e datati (959, 1020, ecc.).
Fu una delle prime terre concesse in feudo nel periodo normanno (1192). Conobbe un ricco ricambio di feudatari nel periodo angioino fino ad arrivare ai del Balzo nei sec. XIV-XV.
Terra importante e con numerosi fuochi nel periodo spagnolo, conobbe un periodo di particolare splendore sotto i Baroni Personè (1574-1604). Passò poi a Fabrizio Lanario (1604), che diventò Duca e poi Principe di Carpignano. Il Principato continuò con Amatuta de Azevedo fino all'arrivo dei Duchi Ghezzi (1663), feudatari fino all'Ottocento.
Vi furono numerosi episodi e movimenti pre-risorgimentali (Pasca, Salomi). Fu sede di Pretura col Regno d'Italia.
Con la ristrutturazione generale degli anni Ottanta del XIX, secolo furono distrutte quasi per intero le mura e fu abbattuto il castello di fondazione normanna con torre angioina trecentesca. La nuova sistemazione portò all'attuale conformazione, col centro storico circondato dalle due vie estramurali.
|